Alla scoperta della fotografia di architettura: tecniche e consigli

Approcciarsi alla fotografia di architettura richiede sicuramente pazienza e attenzione al dettaglio: le opere architettoniche non sono mai solamente delle costruzioni, ma riflettono l’intenzione del loro progettista e interagiscono con l’ambiente circostante, oltre che con l’essere umano. Per questo motivo l’architettura ha trovato nella fotografia un’alleata importante, capace di indagarne i significati più profondi e di restituire una maggiore comprensione degli spazi che abitiamo tutti i giorni.

In questo articolo vedremo le tecniche e l’attrezzatura più indicata per una fotografia di architettura ben fatta, e quali sono le difficoltà più comuni da affrontare negli scatti architettonici.

Cos’è la fotografia architettonica

La fotografia architettonica è un particolare tipo di genere fotografico che ha come soggetto principale proprio le architetture e gli elementi che costituiscono il paesaggio urbano.

Che si tratti di un museo dal design contemporaneo, di una imponente cattedrale rinascimentale, di una palazzina brutalista, di un castello medievale oppure di una cascina diroccata, ogni elemento architettonico può creare texture, giochi di luci e ombre, trame geometriche, catturando la nostra attenzione e curiosità.

Non esiste “l’edificio perfetto” da fotografare o solo un unico modo per farlo, esiste e ha importanza quello che vogliamo comunicare con le nostre fotografie!

Fotografia di architettura

Architettura e fotografia: un po’ di storia

La storia della fotografia si intreccia fin da subito con l’architettura, tanto che la prima fotografia attestata, la “Vista dalla finestra di Le Gras”, di Niépce, risalente al 1827, ritrae proprio uno spazio architettonico.

Inizialmente questa nuova arte entra nel mondo dell’architettura prettamente a scopo didattico: le fotografie venivano usate per istruire gli architetti in formazione e costituivano un importante strumento per approcciarsi visivamente alla storia dell’architettura, utilizzando riproduzioni più fedeli dei dipinti. Le fotografie, inoltre, consentivano agli architetti di documentare e rappresentare ogni fase del processo di realizzazione di un’opera, rivelandosi dunque un supporto utile nel lavoro quotidiano e svolgendo un ruolo primario nella storia dell’architettura.

Dato questo legame così speciale, non ci stupisce quindi che ancora oggi le forme e le geometrie create dagli edifici architettonici siano uno degli elementi privilegiati per molti scatti, continuando ad attrarre l’attenzione sia per la produzione amatoriale che per quella professionale.

L’attrezzatura ideale per fotografare l’architettura

Per chi si occupa di fotografia architettonica esistono diverse esigenze di cui tenere conto, e la giusta attrezzatura può darti davvero una mano utile nelle situazioni critiche.

Palazzo in vetro - fotografia di architettura

Se ti piace girare per le città, europee e non, con la tua macchina fotografica sempre al collo per immortalare le architetture tipiche dei luoghi che visiti, sicuramente avrai bisogno di attrezzatura leggera ed efficiente, che ti garantisca il miglior risultato con poco sforzo o senza portare con te chili e chili di equipaggiamento fotografico.

Una fotocamera mirrorless ti consentirà di risparmiare peso nello zaino garantendo una resa ottimale delle foto, per questo motivo molti fotografi di architettura la preferiscono per portarla sempre con sé.

Se hai possibilità di scegliere, considera anche la differenza tra un sensore full frame e un sensore APS-C o più piccolo: a parità di obiettivo, il fattore di crop andrà ad influire significativamente su ciò che viene incluso o escluso dall’inquadratura della tua fotografia. Per fare un esempio, un obiettivo con una lunghezza focale di 50 mm, se montato su una fotocamera con sensore APS-C corrisponde a un obiettivo di circa 80 mm e riuscirà a inquadrare una sezione più ridotta della scena.

Nel caso della fotografia di architettura potresti ritrovarti a preferire un’inquadratura il più ampia possibile, perché spesso gli spazi nei centri urbani sono ridotti e tra un edificio e l’altro potresti avere a disposizione solo pochi metri per impostare la tua inquadratura.

Quali obiettivi utilizzare per le foto di architettura?

Potendo scegliere, ciascuno di noi preferirebbe avere a disposizione un parco ottiche ampio e diversificato per utilizzare l’opzione migliore in ogni occasione, ma purtroppo non è sempre così facile! Per questioni economiche e di spazio, spesso ci ritroviamo a scegliere quelle 2 o 3 ottiche che si adattano meglio a più situazioni, consentendoci così di coprire il più possibile le casistiche in cui ci ritroveremo a scattare.

Quando è il momento di selezionare le ottiche per la fotografia architettonica, bisogna considerare che per loro natura gli obiettivi fotografici tendono a deformare le linee dell’immagine, che in questo caso possono convergere e restituirci una distorsione del soggetto.

Nel caso delle fotografie architettoniche c’è un’importante regola da seguire, che consiste nel mantenere sempre dritte le linee verticali. Per poterlo fare al meglio, premurati di scegliere gli obiettivi giusti, considerando anche quello detto poco sopra sul sensore e il fattore di crop.

Agli inizi puoi optare per delle ottiche fisse che ti garantiscano un campo visivo ampio, come ad esempio un 25 mm, un 35 mm o al massimo un 50 mm. Obiettivi grandangolari con una lunghezza focale più ridotta, come il 18 mm, possono provocare delle distorsioni sull’immagine e vanno quindi utilizzati con cura.

Fotografia di architettura - abitazioni

Esiste anche una tipologia particolare di obiettivi, comunemente usati più tra i professionisti del settore, che permettono di correggere le distorsioni comuni nella fotografia di architettura. Vista la difficoltà di trovarsi in una posizione perfettamente perpendicolare all’edificio che vogliamo immortalare, un obiettivo tilt-shift – o decentrabile – che può scorrere sull’asse ottico in orizzontale e in verticale, permette di cambiare il piano di messa a fuoco e correggere le alterazioni di prospettiva.

Questi obiettivi sono molto comuni anche per realizzare delle fotografie panoramiche, potrebbero quindi essere i tuoi alleati migliori nella fotografia paesaggistica, ad esempio per gli scatti in montagna.

Finora abbiamo citato solo obiettivi a focale fissa, e gli zoom? A patto di non utilizzare ottiche dalla lunghezza focale troppo ampia, come i teleobiettivi, uno zoom di alta qualità è sempre una scelta comoda, perché ti permetterà di fotografare i dettagli anche più distanti da te. Un altro vantaggio offerto da uno zoom è la possibilità di accorciare le distanze tra il soggetto in primo piano e lo sfondo, comprimendo i piani che li separano. Prova a sfruttare questo effetto per creare degli scatti unici!

Sfrutta le luci al meglio

Fotografia di architettura - luci e ombre

È convinzione comune che le ore migliori per fotografare le architetture e i centri urbani siano quelle del primo mattino, quando i colori sono più tenui, oppure del tardo pomeriggio, la cosiddetta “golden hour” che arriva poco prima del tramonto.

In realtà non è sempre detto che sia così, e come sempre dipende anche dal risultato che vogliamo ottenere: ogni edificio ha diverse facciate e diverse forme e può mostrare il proprio lato migliore in altri momenti della giornata, a seconda di come la luce colpisce la superficie.

Prova a fotografare gli edifici come se fosse un vero e proprio reportage: vale la pena dare una possibilità alle fotografie di architettura anche nelle ore più insolite della giornata, per scoprire aspetti nuovi e diversi! I risultati ti stupiranno!

La prospettiva giusta per fotografare gli edifici

Fotografia di architettura - prospettiva

Fotografare dalla giusta prospettiva è un’abilità che va di pari passo con quanto detto poco prima sull’attrezzatura necessaria. Come abbiamo già accennato, se c’è una regola che prima di tutte deve essere rispettata è questa: nella fotografia architettonica le linee verticali degli edifici devono essere sempre dritte. Ovviamente per fare ciò l’ideale sarebbe scattare da una prospettiva frontale o da una distanza adeguata. Quando ciò non è possibile, l’obiettivo giusto e i migliori software di postproduzione verranno in tuo aiuto.

Che aspetti a cimentarti in questa nuova arte? L’architettura è lì fuori, in attesa di essere osservata e fotografata al meglio, da più punti di vista e in diverse condizioni di illuminazione. La fotografia architettonica può essere un ottimo punto di partenza per molti fotografi perché ti permette di studiare il soggetto e la prospettiva con calma e attenzione.

Immagina poi la felicità di realizzare degli scatti straordinari quando viaggi, per immortalare le architetture tipiche di ogni località, o di ritrarre al meglio gli edifici più iconici del luogo in cui vivi!

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