Fotografare bambini: dai newborn ai teenager, consigli pratici per ogni età

Fotografare i bambini è una delle esperienze più gratificanti e divertenti per un fotografo.
Ogni fase della loro crescita è un momento irripetibile che merita di essere catturato in immagini che rimarranno per sempre.

Tuttavia, scattare fotografie ai bambini è anche una bella sfida, con la loro natura giocosa e imprevedibile.
Abbiamo raccolto alcuni consigli per aiutarti a fotografare i bambini di tutte le età in modo magico e autentico.

Le fotografie giuste in base all’età

Uno dei fattori da considerare per le tue realizzazioni è sicuramente l’età. Infatti, in base alla fase di vita si prediligono fotografie di un certo tipo, piuttosto che di un altro.

Andiamo in ordine:

Fotografare un neonato

La fotografia newborn sta diventando un genere sempre più praticato sia da fotografi amatori che professionisti. Sicuramente fotografare i neonati ha delle criticità legate principalmente ai ritmi sonno/allattamento. La scelta del momento della giornata in cui fare le foto diventa infatti determinante. Gli scatti migliori, in questo caso, sono quelli realizzati in fase di riposo. Catturare un’istantanea del bimbo mentre dorme comporta uno sforzo minimo a livello tecnico, ma potrebbe richiedere molto tempo e preparazione se si lavora un po’ sullo styling: vestiti, fondi o ambientazioni particolari contribuiscono a dare al servizio fotografico un effetto artistico.

Il consiglio è quello di mantenere comunque il focus sul neonato, scegliendo di catturare l’intera figura o alcuni dettagli, come ad esempio le mani o i piedi.

Gli ultimi due accorgimenti riguardano lo sfondo e la luce: è preferibile sfruttare uno sfondo dai colori tenui, come un lenzuolo o un telo, e posizionare il bimbo vicino ad una fonte di luce naturale, come una finestra.

neonato che dorme

Fino ai 12 mesi

È il momento in cui i bimbi cominciano a interagire con il mondo circostante e iniziano a sperimentare nuove posizioni: gattonano, stanno seduti, ecc.

In questa fase però, hanno una soglia di attenzione molto limitata. Quindi, per mantenerla il più possibile e poterla direzionare verso la fotocamera, si possono sfruttare giocattoli, peluche: meglio se sono i loro preferiti.

Dai primi passi in poi

Indicativamente intorno al primo anno di vita, il bambino inizierà a muovere i primi passi.
Dal punto di vista fotografico, questo permette di poter realizzare scatti in nuovi contesti, che siano all’aperto o durante le interazioni con i coetanei.

Tutto questo però ha un costo: quello di imparare a realizzare fotografie in movimento!

bambino che corre

Strumenti e tecniche per uno scatto perfetto

Per catturare un soggetto che difficilmente sarà fermo, serve avere una strumentazione apposita, composta da prodotti specifici:

  • Obiettivo: soprattutto nelle fasi in cui il bambino inizia a muoversi e a esplorare il mondo circostante è molto probabile che gli scatti avverranno in luoghi scarsamente illuminati o in ombra.
    Per trovare un compromesso tra uno scatto a distanza, che permette di cogliere espressioni naturali, senza inficiare sulla flessibilità di azione, è consigliabile l’utilizzo di un obiettivo 135mm oppure un 200mm;
  • Accessori: per i bambini nei primi mesi di vita è sconsigliato utilizzare un flash e per assolvere a questo problema si può pensare di utilizzare un pannello riflettente, preferibilmente bianco;
  • Fotocamera: data la necessità di una strumentazione che sia adattabile allo scatto e che catturi molta luce, utilizzare prodotti come reflex o mirrorless potrebbe essere una scelta intelligente.
    È importante sottolineare anche che molte fotocamere bridge, e alcune compatte, hanno integrate modalità automatizzate per la ripresa di bambini.

Per quanto riguarda le specifiche tecniche, invece, si parla di:

  • Messa a fuoco: nonostante la complessità, soprattutto prima che imparino a mantenere una posa, il focus dello scatto deve essere sugli occhi, come per i ritratti;
  • Tempo di scatto: la stessa problematica si riflette sul tempo di scatto che, dovendo “rincorrere” un soggetto mai fermo, deve essere molto rapido. Si consiglia infatti di impostare 1/200 di secondo;
  • Apertura diaframma: può variare in base all’effetto che vogliamo dare alla fotografia. Infatti, un diaframma aperto, sommato al tempo di scatto di cui parlavamo prima, permette lo sfocamento dello sfondo e,quindi, la messa in risalto del soggetto principale (il volto del bambino).
    Contrariamente, una profondità di campo omogenea permette di riprendere distintamente anche lo sfondo;
  • Scatto multiplo: soprattutto nei primi anni di vita, i bambini sono molto esuberanti e non accennano mai a fermarsi.
    Nonostante la riduzione del tempo di scatto sia una prima soluzione per risolvere il problema del continuo movimento, una seconda soluzione è quella di realizzare scatti multipli, aumentando con la quantità la probabilità di riuscita;
  • Mettersi all’altezza del soggetto: abbassarsi all’altezza del bambino ha un duplice vantaggio; da una parte aumenti la curiosità verso la fotocamera, dall’altra ti permette di realizzare scatti più realistici e che rispettino le proporzioni.
Madre e figlia fotografie

Una volta realizzato un risultato soddisfacente non rimane che stampare e costruire un album che racconti al meglio ogni scatto.

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