Copyright sulle foto: come funziona e come ottenerlo

Grazie ad internet oggi è diventato molto più facile diffondere le proprie fotografie ad un numero ampio di persone e acquisire una certa notorietà nel campo. Pubblicare i propri scatti sui social network o in alcuni forum specifici dedicati a fotografi amatoriali e professionisti è un buon modo sia per farsi conoscere che per condividere questo interesse con altri appassionati.

Purtroppo, esiste anche un rovescio della medaglia, che consiste nella necessità sempre maggiore di proteggere le foto, per evitare che altri le facciano credere proprie sul web o ne facciano un uso improprio.

Entra allora in gioco il copyright, ovvero il riconoscimento legale dei diritti d’autore sulle opere, in questo caso le fotografie. Proteggendo le tue foto ti potrai assicurare che i diritti ad utilizzarla, modificarla e distribuirla rimangano solamente a te che l’hai realizzata e che gli altri debbano rispettare determinate condizioni per farne uso.

In pratica, il copyright è la registrazione formale del diritto d’autore, tutelato nell’ordinamento italiano dalla legge n. 633 del 22 aprile 1941, garantendogli una protezione legale ed economica forte e riconosciuta internazionalmente.

Come per tutte le creazioni artistiche, anche in ambito fotografico è importante assicurarsi il riconoscimento della propria opera e la tutela della stessa, per evitare che venga impropriamente modificata o che ne venga lesa l’integrità.

Perché il copyright è importante in fotografia

Il copyright assume quindi un’importanza vitale per i fotografi professionisti, poiché rappresenta la base legale su cui si fondano la riconoscenza e la remunerazione del loro lavoro.

Tra i diritti del fotografo, una volta ottenuto e applicato il copyright ai propri scatti, ci sono l’esclusività di riproduzione e distribuzione dell’opera, oltre che la possibilità di attribuire una licenza di utilizzo per le altre persone che siano interessate a quelle foto.

Questa forma di protezione legale delle opere fotografiche si traduce quindi in un incentivo per la creazione artistica e la sua diffusione culturale, tutelando chi ha realizzato l’opera con un giusto compenso e con la protezione dal furto intellettuale e l’uso improprio delle immagini.

Come funziona il copyright delle foto

Copyright e fotografie

Registrare il copyright su un’opera fotografica può fornire dei vantaggi significativi in caso di controversie legali, perché fungerebbe da prova inequivocabile della proprietà sull’immagine.

È possibile anche attribuire alle proprie fotografie delle licenze d’uso, commerciale o editoriale, oppure negoziare sui diritti di riproduzione e distribuzione.

Un esempio molto comune di licenza commerciale è la licenza creative commons: in questo caso l’immagine è coperta dal copyright, ma l’autore ne concede l’utilizzo solo per determinati scopi, sempre citando la fonte.

Tuttavia, il copyright prevede anche delle limitazioni: esistono alcune eccezioni che non sono considerate una violazione del diritto d’autore. Questi casi sono comunemente chiamati “libere utilizzazioni”, oppure, all’americana, “fair use” (letteralmente: uso equo). Introdurre il concetto di “uso equo” consente l’utilizzo di opere protette senza necessità di permesso, per scopi ritenuti “validi”, come critica, insegnamento e ricerca, a condizione che tale uso non influisca negativamente sul mercato dell’opera originale.

Un’altra eccezione importante da citare è rappresentata dal pubblico dominio, che si applica alle opere per le quali i diritti di copyright sono scaduti o non sono applicabili, rendendole dunque liberamente utilizzabili da chiunque senza restrizioni.

Come ottenere il copyright di una foto

Come abbiamo già accennato, il diritto d’autore, sia quello patrimoniale che quello morale, viene riconosciuto nel momento stesso della creazione dell’opera e formalmente non necessiterebbe di riconoscimento. Dunque, sebbene registrare il copyright non sia obbligatorio per godere di protezione legale, si tratta di una buona pratica per acquisire delle tutele ulteriori.

Il modo più semplice per registrare il copyright sulla propria opera è quello di seguire la procedura indicata dagli enti predisposti, come la SIAE. Depositare il copyright spetta all’autore dell’opera oppure ad un eventuale committente e la registrazione ha durata pari a tutta la vita del titolare del diritto d’autore, più 70 anni successivi alla sua morte.

I costi di registrazione del copyright dipendono dalla tipologia di opera che si sta tutelando, e in ogni caso prevedono il pagamento di una tassa e dei costi legali della pratica.

I vantaggi della registrazione del copyright includono una maggiore facilità nel far valere i propri diritti in tribunale, la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni in caso di violazione e una protezione legale rinforzata a livello internazionale.

Aggiungere il copyright alle foto

Per quanto riguarda le fotografie, il copyright può tutelare tre diverse categorie di immagini: le opere fotografiche realizzate con intento creativo, le semplici immagini realizzate con processo fotografico e le riproduzioni fotografiche.

Se le riproduzioni fotografiche sono sempre libere, le altre due tipologie di opere fotografiche sono protette dal copyright, seppur con determinate differenze nei criteri da soddisfare.

Parlando di immagini digitali, se vuoi segnalare in modo chiaro la proprietà dell’opera e proteggerla da un uso improprio puoi utilizzare metodi come l’applicazione di filigrane e watermark, metadata o firme digitali, che poi potrai opportunamente rimuovere in fase di stampa.

Attraverso i software più comuni per la post produzione e applicando la modifica in batch potrai fare questa operazione in pochi minuti, proteggendo quindi le tue fotografie dal furto intellettuale e comunicando chiaramente agli altri utenti online la provenienza dello scatto.

Comprendere al meglio come funziona il copyright e proteggere le proprie foto è quindi un’operazione fondamentale per ogni fotografo, non solo per conoscere a fondo i propri diritti e tutele, ma anche per promuovere una cultura di rispetto della proprietà intellettuale e della creatività di ciascuno.

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